Ecco quali argomenti affronteremo:
Il tuo prodotto deve essere percepito come unico ed autorevole dal tuo pubblico e devi quindi differenziarti dalla concorrenza. Questo deve essere il primo obiettivo. Le imprese concorrenti possono essere classificate secondo tre livelli:
Uno degli strumenti più utilizzati per l’analisi della concorrenza è certamente Google o, in generale, i motori di ricerca. In base alle caratteristiche del tuo prodotto/servizio, pensa a delle parole chiave strategiche per le quali vorresti vedere posizionata la tua azienda ed effettua una ricerca online. I risultati che restituisce Google nelle prime pagine della Serp (Search Engine Results Page) potrebbero rappresentare i tuoi concorrenti.
Il metodo certamente più conosciuto per procedere con un’analisi della concorrenza è la SWOT analysis.
L’analisi SWOT (acronimo di Strenghts, Weaknesses, Opportunities, Threats, in italiano, forze, debolezze, opportunità, minacce) ha l’obiettivo di identificare tutti i fattori aziendali e ambientali rilevanti, inserendoli in un quadro organico per individuare le condizioni interne ed esterne all’impresa che possono influenzarne la performance.
Le forze sono risorse di cui l’impresa è in possesso. Se utilizzate in modo efficace conferiscono all’azienda una competenza distintiva rispetto ai concorrent, consentono di cogliere le opportunità e di eludere le minacce che il mercato presenta.
Le debolezze, al contrario, sono risorse o capacità che mancano all’impresa o non sono adeguatamente utilizzate, mentre i concorrenti ne dispongono in maniera efficace.
Le tendenze espresse dall’ambiente esterno possono essere lette in chiave di opportunità o minacce. Le prime rappresentano un potenziale di impatto sulle prestazioni dell’azienda e possono creare un vantaggio competitivo. Una minaccia può invece portare ad un declino della prestazione. La minaccia è un cambiamento ambientale determinato da un trend sfavorevole o da un particolare evento (ad esempio, una pandemia) che potrebbe intaccare il livello dei ricavi e dei profitti. La stessa concorrenza, rappresenta sempre una minaccia.
Un altro metodo per procedere con un’analisi comparativa è la tabella di benchmarking. La Tabella di Benchmarking consiste invece nell’elencare tutti i benefici della tua offerta, prodotto o servizio e metterli a confronto con quelli dei competitor. Grazie a questi due semplic creando una vera e propria checklist.
Una volta che avete individuato chi sono i vostri concorrenti e quali risultati stanno ottenendo, arriva il momento di passare dal “quanto” al “come”. Ovvero, giunge il momento di cercare di scoprire in che modo i vostri competitors riescono a raggiungere i risultati elencati, come sono organizzati internamente, chi sono i partner e i fornitori esterni, con chi collaborano, che gerarchia utilizzano e tutti quegli aspetti che potrebbero permettervi di comprendere la struttura e l’organizzazione aziendale.
Potrebbe ad esempio essere utile visitare fisicamente il vostro concorrente, analizzare il suo sito web e altre fonti relative alla sua offerta, contattare qualche persona che lavora o collabora per il competitors, e così via.
Giunto a questo stadio, dovresti avere a disposizione tutte le informazioni più utili per comprendere il business dei tuoi competitor e quali sono le differenze tra la tua organizzazione e quella dei concorrenti.
Occorre adesso capire quali sono i punti di svantaggio tra la vostra organizzazione e quella della concorrenza. E, per ogni gap negativo, ricollegare un’azione utile per poter azzerare o – almeno – attenuare lo svantaggio. Cerca di stabilire degli obiettivi chiari e raggiungibili e individua dei criteri di monitoraggio dei risultati raggiunti. L’obiettivo è scegliere una strategia unitaria e non “mescolare” i pezzi di strategie diverse. Ogni scelta a questo punto può e deve essere motivata.