L’emergenza Covid 19 mostra i suoi effetti pressochè immediati: le attività del mondo digital ne trarranno enorme vantaggio. Nielsen ha evidenziato che dal 24 febbraio a domenica 1 marzo, gli acquisti online di beni di largo consumo sono aumentati dell’81%. Un numero sempre maggiore di individui che sceglie di comprare online piuttosto che al negozio fisico.
L’analisi firmata Nielsen notifica in ascesa anche le vendite della Grande Distribuzione Organizzata che, sempre nella settimana compresa tra lunedì 24 febbraio e domenica 1 marzo, hanno fatto registrare un’impennata del 12,2 %.
Nel carnet dei beneficiari compaiono anche i produttori dei cosiddetti cibi da dispensa, le aziende di salviette e disinfettante e ovviamente quelli di mascherine mediche.
In un momento in cui i negozi fisici si trovano in grandi difficoltà, gli e-shop sembrano registrare fatturati mai visti. Si palesa così la necessità di rivedere i propri modelli di business a favore di nuovi sistemi di vendita. Non è un caso che, anche le attività di digital marketing, abbiano registrato un’impennata del 24%.
La chiamano Coronavirus Economy. Chi sta rivedendo il proprio business, sta incrementando i propri ricavi. I servizi di streaming, il commercio elettronico, le consulenze digitali sono in netta crescita. Questi servizi sembrano incontrare l’esigenza delle persone di sentirsi meno sole in quarantena.
Protagoniste quasi scontate sono le società tecnologiche specializzate nella comunicazione da remoto, nella videoconferenza e nel file hosting, come Zoom, Teledoc e Dropbox.
Viste le premesse, avete pensato ad una digitalizzazione dei vostri servizi?