Obiettivi
- Inquadrare il cambiamento in una logica reattiva e non di evento subito.
- Apprendere qual è l’approccio mentale che meglio di altri favorisce una gestione del cambiamento più positiva.
- Imparare a gestire lo stress e le tensioni che si creano nelle fasi di crisi o cambiamento abbandonando le zone di comfort che non ci aiutano a rimetterci in gioco e a vedere le nuove prospettive che ci si presentano.
A chi è rivolto
Manager di qualsiasi funzione, imprenditori, consulenti organizzativi che vogliono affrontare i processi di cambiamento con maggiore consapevolezza dei meccanismi psico-emotivi che si scatenano nelle fasi di trasformazione nonché acquisire gli strumenti e la forma mentis giusta per affrontarli con efficacia.
Argomenti trattati
Affrontare l’ignoto è qualcosa che spaventa: ci costringe a mutare abitudini, sradica le nostre certezze, c’impone un impegno maggiore, e quando la spinta al cambiamento viene dall’esterno, quando in realtà non siamo noi ad averla sentita, oltre all’ansia subentra anche un po’ di resistenza. Ma il cambiamento non è solo fatica, ansia e destabilizzazione, è anche fonte vitale di rinnovamento per gli individui e requisito indispensabile per la sopravvivenza e la prosperità di un’azienda. La consapevolezza dei meccanismi psico-emotivi che si scatenano nei processi di cambiamento è la base di partenza per non farsi incastrare in logiche d’impotenza ma, al contrario, guidare le proprie risorse nella direzione dei nuovi obiettivi che l’azienda si è data grazie all’utilizzo di strategie e tecniche che tengono a bada l’ansia facendoci concentrare meglio sul nostro focus.
Il Programma
I cambiamenti e il caos in ambito lavorativo
- Lo spetto del cambiamento
- Affrontare le crisi
- Reazioni istintive alle crisi o ai grandi cambiamenti: il modello a cinque fasi di Küber-Ross:
- fase della negazione o del rifiuto
- fase della rabbia
- fase del patteggiamento
- fase della depressione
- fase dell’accettazione
Le trappole cognitive nella presa di decisioni
- Il nostro cervello viaggia a 2 velocità:
- il Sistema 1: i nostri pensieri veloci
- il Sistema 2 i nostri pensieri lenti
- quando affidarsi all’uno e all’altro
- L’illusione della razionalità
- Regole approssimative
- Pregiudizio di conferma
- Sopravvalutazione delle proprie abilità
- Le trappola dell’intuizione
- L’importanza di comprendere le relazioni fra sistemi
Definire cosa è veramente importante
- Rimanere concentrati sulle priorità
- La velocità di reazione rimane il punto fondamentale
- Il coraggio di ammettere gli sbagli
- Uscire dalla zona di comfort
- La gestione dei rischi
- Le risorse umane al primo posto
Cosa caratterizza una buona gestione strategica
- Individuazione precisa del campo di attività della propria impresa
- Adattabilità
- Coesione aziendale
- Cultura imprenditoriale
- Senso d’integrità
- Coinvolgimento
- L’importanza del “Piano B”
Cambiare per crescere
- Costruire scenari
- Immaginare, immaginare, immaginare…
- “Dare i numeri” a ciò che si immagina
- No panic
- Cavalcare l’onda
- Pensare, agire, riflettere: come i best performer affrontano il cambiamento
La gestione delle risorse umane nelle fasi di cambiamento
- Fissare obiettivi accettabili
- Tenere tutti occupati
- La distribuzione equa dei compiti più ingrati
- Crescita e aggiornamento
- Riconoscere l’impegno, adesso, domani, sempre…
- L’importanza delle politiche retributive
- La valutazione delle performance
La comunicazione positiva
- La comunicazione positiva come leva per la solidità
- Cos’è la positività e cosa significa essere solidi
- La scienza della felicità in azione
- Essere d’esempio
- Ascolto, riscontro e partecipazione
- Il principio della Losada Line
Mirko Marescotti (GRUPPO CONCORDE) –
Il corso mette a fuoco tematiche conosciute che però nella vita lavorativa di tutti i giorni tendono a passare in secondo piano nonostante la modalità “aula virtuale” è risultato efficace anche e sopratutto per meriti del Relatore Michele Panzetti.